Venerdì 26 Aprile 2024

Ciclismo, Milano-Torino, vince Miguel Ángel López

Il 22enne scalatore dell'Astana è il primo colombiano a vincere la Milano-Torino, precedendo Woods e Urán della Cannondale. Nuovo incidente per Malori: clavicola ko e stagione finita

Miguel Ángel López, 22 anni, ha vinto la Milano-Torino 2016 (Tim De Waele)

Miguel Ángel López, 22 anni, ha vinto la Milano-Torino 2016 (Tim De Waele)

Torino, 28 settembre 2016 - Un'altra grande corsa del firmamento ciclistico finisce, per la prima volta, in mano colombiana. Alla Milano-Torino è infatti il giorno di Miguel Ángel López, giovane scalatore della Astana che in questa stagione aveva già vinto la classifica finale del Giro di Svizzera e classifica avrebbe voluto fare anche alla Vuelta, se una caduta nelle primissime tappe non lo avesse subito costretto al ritiro. Oggi López ha giocato d'anticipo rispetto agli altri big al via - primo fra tutti, il suo compagno e presunto capitano Fabio Aru che, ancora una volta frenato dai giochi squadra come accaduto l'anno scorso, quando ad imporsi fu Diego Rosa - uscendo dal gruppo a 3 km dalla vetta della salita di Superga per andare a riprendere, mille metri più avanti, il canadese Michael Woods. I due, López e Woods, a quel punto hanno ingaggiato un duello fatto di scatti e controscatti, che il giovane portacolori della Astana ha risolto a proprio vantaggio sull'ultima, dura rampa posizionata dopo la svolta a 700 metri dall'arrivo. Qui, infatti, López ha rintuzzato l'ultimo scatto di Woods, per poi passare al contrattacco e lasciare sul posto il canadese della Canondale, ciclisticamente più giovane di quanto non dicano i suoi trent'anni essendo, questa, la sua prima stagione nel World Tour dopo un passato nell'atletica leggera. Terzo si piazza un altro colombiano curiosamente, però, compagno di squadra di Woods, vale a dire Rigoberto Urán: l'ennesimo piazzamento di questo suo brillante finale di stagione ne fa uno degli uomini da tenere in maggior considerazione in vista del Lombardia di sabato prossimo. Oggi, però, Rigo non ha tenuto fede al suo proverbiale buonumore, tagliando il traguardo scuro in volto e mettendo il broncio pure sul podio. Comprensibile la delusione di Urán che, se non avesse dovuto proteggere l'azione di Woods, si sarebbe potuto muovere molto prima e probabilmente avrebbe anche potuto tenere il ritmo di López, a giudicare dal suo ottimo finale. Detto del quarto posto dello spagnolo Daniel Moreno, i migliori italiani al traguardo sono stati Diego Ulissi e lo stesso Fabio Aru, quinto e sesto a poco più di 20" dal vincitore e sgranati fra loro solo di qualche metro. Nei dieci anche un secondo spagnolo, Pello Bilbao, il terzo colombiano, Rodolfo Torres, e due francesi, Romain Bardet e Warren Barguil. Non è nemmeno arrivato al traguardo, invece, uno sfortunatissimo Adriano Malori: da poco rientrato alle gare dopo lo spaventoso incidente di gennaio al Tour de San Luis, il vicecampione del mondo a cronometro ha nuovamente assaggiato l'asfalto, rimediando una frattura della clavicola che a questo punto ne decreta il finale di stagione anticipato.